STORIA - LEZIONE 3 - ILLUMINISMO

Storia - Lezione 3 ILLUMINISMO
 



1.CIASCUN GRUPPO LEGGA E TRASCRIVA LE INFORMAZIONI PRINCIPALI DELLE SEGUENTI PAGINE WEB:

GRUPPO A: https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Wikipedia

GRUPPO B: https://it.wikipedia.org/wiki/Enciclopedia_Treccani



SCRIVI SUL QUADERNO COME SI CONSULTANO QUESTI DUE SITI E QUALE SIA IL LORO UTILIZZO


L’ENCICLOPEDIA

 


Encyclopedie de D'Alembert et Diderot - Premiere Page - ENC 1-NA5.jpgLa convinzione che la diffusione del sapere fosse indispensabile per il progresso dell’umanità portò molti illuministi a raccogliersi intorno al progetto, ideato a Parigi da Denis Diderot e Jean-Baptiste D’Alembert, di pubblicare un’Enciclopedia che raccogliesse tutte le conoscenze umane. Con oltre 60.000 voci relative a tutti i campi del sapere, l’Enciclopedia non si occupava solo della cultura teorica, ma anche della cultura pratica derivata dall’esperienza di artigiani, tecnici e operai.


ADESSO CERCA DI CREARE SU UNA VOCE PER UNA POSSIBILE ENCICLOPEDIA PER CIASCUN TERMINE:

- RAGA

- SWAG

- STRACHEMIPIACE

IL DISPOTISMO ILLUMINATO


Alcuni importanti sovrani europei, tra cui Maria Teresa d'Austria e Giuseppe II, Federico II il Grande di Prussia e Caterina II di Russia  influenzati  dalle idee illuministe, diedero vita nei rispettivi stati a un’efficace riformismo, originando una fase di trasformazioni politiche e sociali chiamata dispotismo illuminato (o assolutismo illuminato). Tale ispirazione portò i sovrani coinvolti ad ammodernare la burocrazia e l’amministrazione della giustizia, a creare un sistema scolastico pubblico, a introdurre elementi di tolleranza religiosa e di libertà di opinione e ad adottare misure di liberalizzazione dell’economia. I loro regni ne ottennero benessere e maggior prestigio politico. 4 anni prima da Cesare Beccaria. L’autore milanese sottolineava nella sua opera la necessità di prevenire i crimini con l’educazione e con il timore della legge. Affermava, inoltre, l’inutilità della pena capitale, in vece della quale sosteneva la “pena di schiavitù perpetua”, cioè l’ergastolo.



LEGGI IL SEGUENTE BRANO TRATTA DA: "DEI DELITTI E DELLE PENE" di CESARE BECCARIA, SUL QUALE LAVOREREMO DOMANI IN CLASSE:
 

Non è dunque la pena di morte un diritto, mentre ho dimostrato che tale essere non può, ma è una guerra della nazione con un cittadino, perché giudica necessaria o utile la distruzione del suo essere. Ma se dimostrerò non essere la morte né utile né necessaria, avrò vinto la causa dell’umanità.  
La morte di un cittadino non può credersi necessaria che per due motivi. 
Il primo, quando anche privo di libertà egli abbia ancora tali relazioni e tal potenza che interessi la sicurezza della nazione; quando la sua esistenza possa produrre una rivoluzione pericolosa nella forma di governo stabilita. La morte di qualche cittadino divien dunque necessaria quando la nazione ricupera o perde la sua libertà, o nel tempo dell’anarchia, quando i disordini stessi tengon luogo di leggi; ma durante il tranquillo regno delle leggi, in una forma di governo per la quale i voti della nazione siano riuniti, ben munita al di fuori e al di dentro dalla forza e dalla opinione, forse piú efficace della forza medesima, dove il comando non è che presso il vero sovrano, dove le ricchezze comprano piaceri e non autorità, io non veggo necessità alcuna di distruggere un cittadino, se non quando la di lui morte fosse il vero ed unico freno per distogliere gli altri dal commettere delitti, secondo motivo per cui può credersi giusta e necessaria la pena di morte.




 

Commenti

Post più popolari