BOIARDO, ARIOSTO, TASSO




Corriere della Romagna
di Omero
Oggi diamo il triste annuncio, in una tranquilla mattinata di primavera è venuto a mancare Matteo Maria Boiardo, nato a Scandiano nel 1441 a Reggio Emilia e morto oggi, 19 dicembre 1494 a Reggio Emilia. Fu il figlio di Giovanni Boiardo e Lucia Strozzi, ebbero un figlio che chiamarono Camillo. Rimase orfano del padre nel 1451 e andò a vivere da Feltrino Boiardo, il nonno. Fu un poeta e letterario italiano. Era considerato uno dei più noti e importanti letterari italiani del XV secolo, fu conte feudatario di Scandiano. Studiò all’Università degli Studi di Ferrara.
Una delle suo opere che scrisse fu Amorum libri tres, una raccolta di 180 testi scritti fra il 1469 e il 1471. Nel primo libro è espressa la gioia dell'amore corrisposto; nel secondo il dolore per il tradimento della donna amata; nel terzo l'aspirazione ad un'elevazione spirituale.
Un’altra opera molto importante fu Orlando innamorato. Questo poema riprende con grande fantasia e gusto narrativo i temi e i personaggi dei romanzi cortesi, ancora molto diffusi e apprezzati a Ferrara e nell'Italia centro-settentrionale. Il poema, in ottave, rimase incompiuto pochi mesi prima della morte del poeta, avvenuta in un periodo assai grave per l'Italia. Il poema ebbe grande successo, poiché interpretava con sensibilità umanistica i valori cortesi dell'epoca feudale ormai al tramonto. Ludovico Ariosto riprese la trama dell'Orlando innamorato per il suo Orlando furioso proprio nel punto in cui il Boiardo s'era interrotto.
Ricordiamo una delle sue frasi dell’Orlando Innamorato:
”Lo tiro teco a un segno,
che l’arme son de l’omo il primo onore;
ma no già che il saper faccia mendegno,
anci lo adorna come un prato il fiore”.
Matteo Maria Boiardo



OGGI DIAMO IL TRISTE ANNUNCIO
dell’autore

 
Ariosto Ludovico                 
 Gazzetta di Ferrara



6 luglio 1533



 
 
Ne danno la triste notizia i famigliari e gli amici, della morte di Ludovico Ariosto all’età di 58 anni per cause naturali.
Ludovico Ariosto nasce il 18 settembre nel 1474 a Reggio Emilia.
Nato e cresciuto in una famiglia di ricchi borghesi, il padre era a servizio degli Estensi di Reggio e la madre era nobile. Si stabilisce definitivamente a Ferrara con la famiglia dove compie i primi studi umanistici e instaura rapporti con gli intellettuali Ferraresi del tempo. A 26 anni entrò a servizio del cardinale Ipolito Este.
Si innamora di Alessandra Benucci una donna rimasta vedova, da cui ebbe un figlio (Virginio Ariosto) ma il padre si opponeva alle loro nozze. Dopo alcuni anni finisce la loro storia.
Ariosto mostrava un notevole equilibrio politico e senso della giustizia, infatti rientrato a Ferrara si dedicò completamente all’attività letteraria.

OPERE

Una tra le sue più famose opere viene citato l’Orlando Furioso e Satira 1 e 2.
È considerato uno degli autori più celebri ed influenti del suo tempo. Le sue opere, il Furioso in particolare, simboleggiano una potente rottura degli standard e dei canoni dell'epoca.
L’Orlando Furioso è un poema cavalleresco dedicato a Ipolito d’Este formato da 40 canti. Quest’opera viene scritta tra il 1502/1503 e pubblicato nel 1516 a Venezia. 


 TORQUATO TASSO



Torquato Tasso nato a Sorrento l’11 marzo 1544, è deceduto a Roma il 25 aprile 1595.
Era l’ultimo dei tre figli, suo padre, Bernardo Tasso ,poeta di fama italiano (1493-1596) è stato molto significativo per la sua vita. Alla fine de 1550 di trasferì a Napoli. Frequentò la scuola dei Gesuiti. Egli fino hai dieci anni rimase a Napoli per poi seguire le orme del padre a Roma.
Nella città pontificia fu il padre Bernardo a educare il figlio. Ma purtroppo nel febbraio del 1556 vennero a sapere della morte della sorella Porzia.
Nel novembre 1560 Torquato si iscrisse per volere paterno alla facoltà di legge dello Studio patavino, raccomandato a Sperone Speroni, la cui casa frequentò più delle aule universitarie, affascinato dalla vastissima cultura dell'autore della Canace. Tasso non amava la giurisprudenza, tanto che attendeva più alla produzione poetica che allo studio del diritto. Così, dopo il primo anno ottenne dal padre il consenso per frequentare i corsi di filosofia ed eloquenza con illustri professori tra cui spicca il nome di Carlo Sigonio.
Nell'ottobre 1565 giunse a Ferrara in occasione del secondo matrimonio (quello con Barbara d'Austria) del duca Alfonso II d'Este, al servizio del cardinale Luigi d'Este, fratello del duca, spesato di vitto e alloggio, mentre dal 1572 sarà al servizio del duca stesso.
La ricchezza culturale della corte estense costituì per lui un importante stimolo; ebbe infatti modo di conoscere Battista Guarini, Giovan Battista Pigna e altri intellettuali dell'epoca.
La Gerusalemme liberata è un poema epico-eroico in ottave, scritto da Torquato Tasso nel periodo anteriore al 1575 e riguardante la presa del Santo Sepolcro ad opera dei cristiani durante la prima Crociata del 1096-1099. La vicenda racconta l'ultimo anno di permanenza dei crociati in Terrasanta e l'assedio finale alla città di Gerusalemme, che si conclude con la conquista del Sepolcro ad opera di Goffredo di Buglione, il genere letterario è affine a quello del poema epico-cavalleresco dei secc. XV-XVI L'opera circolava negli ambienti della corte estense di Ferrara prima della sua pubblicazione e riscosse notevole successo, ma subì alcune pesanti critiche per gli elementi di novità  e per lo spazio agli idilli amorosi contenuti nella trama, che spinsero l'autore a sottoporre il lavoro all'esame dell'Inquisizione.

... le piagge di Campagna amene,
pompa maggior de la natura, e i colli
che vagheggia il Tirren fertili e molli                                                                             - GALLNA ALLIO
 

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